Il report “How safe is our food?” pubblicato da US-PIRG (U.S. – Public Interest Research Group Education Fund) evidenzia che, nonostante l’entrata in vigore del FSMA, in USA, ogni anno le tossinfezioni alimentari colpiscono 1 cittadino ogni 6. Dal 2016, i ritiri ed i richiami dei prodotti sono sensibilmente aumentati, i controlli sono più accurati e sono supportati da solide basi scientifiche, ma i punti deboli sono ancora tanti.
I ritiri/richiami di Classe I di carne bovina, suina ed avicola che avrebbero potuto causare seri problemi di salute o morte dei consumatori sono aumentati del 10%, negli ultimi cinque anni, segno che le produzioni sono tuttora fuori controllo. US-PIRG suggerisce i seguenti miglioramenti normativi: introduzione dell’obbligo di analizzare con regolarità le acque impiegate per irrigare le coltivazioni per individuare e prevenire le eventuali contaminazioni da patogeni; identificare i principali ceppi di patogeni, con particolare riguardo ai patogeni antibiotico resistenti; condurre approfondite analisi dei rischi e stabilire i controlli preventivi da applicare.
Le autorità dovrebbero inasprire le sanzioni da applicare in caso di reiterate violazioni in materia di sicurezza alimentare; aggiornare i food safety standard almeno ogni tre anni; spingere le aziende a digitalizzare i sistemi di rintracciabilità connettendo l’intera filiera tramite le nuove tecnologie (block chain); pubblicare in tempo reale gli elenchi dei negozi che hanno in giacenza / vendita i prodotti soggetti a richiami Classe I e Classe II; sanzionare le aziende che continuano a immettere in commercio tali prodotti nonostante siano stati diramati allerta e richiamo; sviluppare procedure e software che permettano ai punti vendita di notificare direttamente ai clienti la necessità di non consumare il prodotto e di renderlo al negoziante.