Automazione tra perfezionamento e autonomia dei processi: le ultime innovazioni di OMRON a supporto dei produttori

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Lo scorso 24 gennaio, l’Innovation Lab (iLab) di OMRON si è trasformato nel palcoscenico dell’automazione del futuro, attraverso una giornata di demo live, tecnologie all’avanguardia e soluzioni inedite, volte ad esplorare come la robotica e l’intelligenza artificiale stiano ridefinendo la produzione industriale.

L’incontro, intitolato “Come visione artificiale e Automation Playback stanno rivoluzionando i processi industriali” si è contraddistinto per aver portato la flessibilità produttiva al centro della scena, dai robot collaborativi ai sistemi di visione avanzati, passando per le ultime release di prodotto e alcune innovazioni assolute, illustrate attraverso vere hands-on experience per toccare con mano le tecnologie che stanno trasformando il settore.

Nelle parole di Donato Candiano, General Manager OMRON Italia, un incontro focalizzato su “tecnologie e applicazioni, ma anche una riflessione sull’arrivo di un’era completamente nuova per la produzione industriale, in cui i sistemi non solo funzionano in modo efficiente, ma si contraddistinguono per autoregolazione, autoapprendimento e capacità decisionali indipendenti.

Il nostro obiettivo, come OMRON, è continuare a rendere la produzione sempre più efficiente, sostenibile e connessa, rimanendo il punto di riferimento costante per chi vuole innovare”. Quattro i focus dell’evento: le evoluzioni delle tecnologie di automazione, le innovazioni in visione e sensoristica, i progressi della robotica e le nuove frontiere della smart maintenance.

Automazione ad elevata accessibilità: in dialogo con le macchine

OMRON ritiene che la crescente interoperabilità tra uomo e macchine – e tra le macchine stesse – sia una delle tendenze più rivoluzionarie nel settore dell’automazione. La conferma arriva da soluzioni OMRON come la standardizzazione di interfacce e comunicazioni attraverso l’uso della libreria PackML (Packaging Machine Language), che includendo il Modello Informativo OPC UA permette di abilitare la comunicazione sicura ed affidabile dello stato macchina verso l’esterno.

Ancora più dirompente è l’evoluzione della manutenzione intelligente e predittiva, resa possibile dall’automazione data-driven e messa in luce dalla funzione Automation Playback integrata nel controllore NX5 di OMRON, che permette di registrare e memorizzare i dati in tempo reale, fornendo ai tecnici un potente strumento di analisi per la verifica di anomalie sulla linea di produzione. “Facendo una analogia con il mondo calcistico, quella che si viene a realizzare è una potente sala VAR a disposizione dell’utente finale e, anche da remoto, del costruttore di macchina”, spiega Alberto Clerici, Product Engineer Manager di OMRON.  

Ottimizzare la produzione attraverso la visione

Con l’aumento della complessità e della diversificazione degli ambienti di produzione, i sistemi di controllo tradizionali non sono più sufficienti. Gli ambienti produttivi intelligenti richiedono sistemi di controllo adattivo in grado di rispondere in modo dinamico a condizioni mutevoli, esigenza a cui OMRON si è approcciata attraverso diverse tecnologie di visione e sensoristica presentate nell’iLab:

  • Laser 3D: illuminando una sezione dell’oggetto, permette di conoscere le posizioni nello spazio (x,y,z) dei punti della sezione, trovando particolare rilievo nel pick and place di oggetti non uniformi e in controlli qualità.
  • Camera lineare: produce un’immagine costituita da una singola linea di pixel, eliminando la deformazione ottica nella direzione di movimento, permettendo di acquisire oggetti molto lunghi oppure intere superfici cilindriche di pezzi rotanti.
  • SWIR (Short-Wave Infrared): grazie all’utilizzo di radiazioni luminose non visibili ad occhio nudo (780-1700nm) estende le capacità visive dell’operatore nell’identificare difetti di produzione, come la presenza di umidità o difetti su cibo fresco.
  • Camere IA: sfruttano i più moderni algoritmi di Intelligenza Artificiale (IA) per classificare prodotti difficili da distinguere tra loro, grazie alla tecnologia del Deep Learning, e adattarsi così alla variabilità delle condizioni produttive, riducendo l’individuazione di falsi scarti.

“In un numero di settori sempre maggiore, la precisione è un fattore critico, a cui i sistemi di ispezione ad alta risoluzione sono chiamati a contribuire rilevando difetti microscopici in tempo reale. In OMRON vogliamo consentire ai produttori di correggere immediatamente gli errori, migliorando significativamente la resa e riducendo gli sprechi, nell’ottica di sistemi sempre più adattivi”, dichiara Lorenzo Amadori, Product Engineer Vision and Advanced Sensors di OMRON.  

Sicurezza, collaborazione, adattabilità: 3 paradigmi della robotica per il 2025

Offrendo il massimo ritorno sugli investimenti e la flessibilità necessaria per adattarsi a nuovi processi e layout di produzione in tempi brevi, i cobot OMRON continuano ad evolvere. Protagonista dell’iLab è la serie TM, ora ancora più precisa grazie a giunti migliorati e algoritmi di visione avanzati. Ma il vero punto di forza è la sicurezza: infatti, grazie a 12 nuove funzionalità certificate PLd in categoria 3, il livello di protezione raggiunge nuovi standard.

Tra gli highlight robotici non collaborativo del catalogo OMRON c’è invece iPF – Industrial Part Feeder, una soluzione flessibile e ad alte prestazioni per l’alimentazione delle parti. Progettato per un’integrazione plug-and-play con i prodotti OMRON Industrial, è dotato di una tecnologia brevettata di vibrazione a 3 assi, garantendo massima efficienza e versatilità.

“Per i processi che richiedono modifiche frequenti, come le operazioni a basso volume/alta varietà, il design modulare dell’iPF OMRON può essere adattato rapidamente per gestire una varietà di pezzi e componenti. Vogliamo che l’automazione risulti sempre più facile ed efficiente per i nostri clienti e in quest’ottica perseguiamo costantemente l’ottimizzazione del nostro portafoglio prodotti, come dimostrato dalla recente introduzione sul mercato del cobot TM25S, che vanta una capacità di carico di 25 kg e un raggio d’azione di 1900 mm”, commenta Dario Simontacchi, Robotic Team Coordinator di OMRON.

Smart Maintenance: la manutenzione data-driven si avvicina
In parallelo all’evoluzione della tecnologia di produzione, OMRON ha infine presentato anche le ultime novità di percorso nelle proprie applicazioni di controllo, guidate dall’obiettivo di integrare dati in tempo reale per regolare i parametri delle macchine all’istante, migliorando la qualità e la coerenza della produzione.

La serie controller K6CM, ad esempio, presente all’ iLab, permette di generare e impiegare informazioni utili al processo manutentivo senza un’elaborazione complessa nel cloud, fornendo, nel macchinario, informazioni di manutenzione autoesplicative a livello di sensore, notifiche di allarmi e connettività remota. “La scelta di queste tecnologie intelligenti risulta vincente sia in fase di progettazione che nell’aggiornamento di macchine esistenti, intercettando possibili anomalie del sistema direttamente a livello macchina, anche da remoto”, osserva Stefano Gallitognotta, Product Engineer Temperature, ICD & Frequency Inverters di OMRON.

 

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