L’imaging a infrarossi rappresenta un approccio non invasivo e preciso per individuare inefficienze energetiche nei sistemi produttivi, grazie a un controllo accurato delle temperature durante i processi.

Uno studio recente pubblicato sul Journal of Materials and Engineering analizza i benefici di questa tecnologia applicata alla manutenzione dei macchinari e all’ottimizzazione dei processi nell’industria alimentare.

La possibilità offerta dalle telecamere termiche di identificare con rapidità le aree di dispersione o accumulo di calore, spesso sintomatici di malfunzionamenti o inefficienze operative, si rivela cruciale per le operazioni di manutenzione perché permette sia di intervenire tempestivamente su eventuali malfunzionamenti, sia di effettuare interventi preventivi, prima che il guasto si verifichi. Questo monitoraggio continuo delle temperature consente di mantenere i macchinari in condizioni ottimali, garantendo maggiore efficienza e costi operativi ridotti.

Secondo il Federal Energy Management Program del Dipartimento Usa dell’energia, l’implementazione di un programma di manutenzione predittiva può portare a una riduzione dei costi di manutenzione dal 25% al 30%, all’eliminazione dei guasti in percentuale variabile tra il 70% e il 75%, a una riduzione dei tempi di inattività dal 35% al 45% e a un aumento della produzione dal 20% al 25%, con ritorni pari a dieci volte l’investimento.

L’analisi termografica contribuisce anche a garantire una qualità dei prodotti costante, ad esempio nei processi di cottura, refrigerazione e confezionamento. Durante la cottura industriale assicura che le temperature siano uniformi, evitando sprechi di energia e garantendo una qualità costante del prodotto finito. Analogamente, nei processi di refrigerazione e conservazione aiuta a mantenere temperature ottimali, prevenendo sia il deterioramento dei prodotti sia i consumi energetici eccessivi dovuti a inefficienze nei sistemi di raffreddamento.