Il continuo aumento della domanda, da parte dei consumatori, per prodotti freschi, sani e sicuri favorisce lo sviluppo di metodi innovativi per la lavorazione e la conservazione degli alimenti.

In questo contesto, scopo di uno studio recente, effettuato da un gruppo di ricercatori internazionali (Jayasena et al., 2023), è stato quello di analizzare le possibili applicazioni di una tecnologia non termica innovativa, come quella costituita dal plasma freddo, nell’industria della carne. Il plasma, quarto stato della materia, è un gas ionizzato generato applicando una corrente elettrica ad un gas neutro.

Tale gas contiene specie reattive dell’ossigeno (ROS), specie reattive dell’azoto (RNS), radiazioni ultraviolette (UV), radicali liberi e particelle cariche. Secondo l’analisi, l’applicazione di questa tecnologia si è dimostrata in grado di esercitare importanti effetti antimicrobici in prodotti a base di manzo, maiale, agnello e pollo senza alterare in modo significativo le loro caratteristiche chimico-fisiche. Inoltre, il plasma freddo è risultato efficiente anche come agente stagionante per i prodotti stagionati.

Concludendo, gli autori sostengono che i risultati fin qui ottenuti sono decisamente promettenti nell’ottica dello sviluppo di nuove tecnologie non termiche e sostenibili per la lavorazione degli alimenti. Tuttavia, ulteriori approfondimenti sono ancora necessari per comprendere appieno i meccanismi di azione e di interazione tra il plasma freddo ed i vari componenti dei prodotti. Ciò potrebbe, infatti, rilevare altre possibili applicazioni di questa tecnologia non solo nell’industria della carne, ma anche in quella alimentare in generale.

Riferimenti bibliografici: D.D. Jayasena et al., Food Science of Animal Resources, 43, 2023, 1087-1110.