2a) Indicatori di gas. Forniscono informazioni sulle concentrazioni di gas (anidride carbonica, ossigeno, vapore acqueo) attraverso variazioni di colore. Novas Insignia Technologies produce un pigmento che presenta una netta variazione di colore quando l’imballaggio è stato danneggiato, da utilizzare per gli imballaggi di plastica in atmosfera modificata. Questo consente ai produttori e/o ai rivenditori di rimuovere il prodotto dalla catena di approvvigionamento ancora prima che raggiunga gli scaffali del supermercato.
2b) Indicatori di freschezza. Forniscono informazioni immediate sulla qualità del prodotto, ad esempio legata alla crescita microbica. Possono anche essere utilizzati per fornire una stima del tempo di conservazione residuo dei prodotti deperibili. RipeSense produce un’etichetta che cambia colore a seconda del grado di maturazione della frutta: questa etichetta è inizialmente rossa, ma quando reagisce con gli aromi diffusi dalla frutta durante la maturazione passa all’arancio e infine al giallo.
2c) Indicatori tempo-temperatura (TTI). Forniscono informazioni sulla temperatura alla quale è stato sottoposto un prodotto durante la distribuzione e lo stoccaggio, il che è particolarmente utile per i prodotti alimentari refrigerati o congelati poiché segnala eventuali trattamenti non corretti. Innolabel Timestrip produce un’etichetta tempo-temperatura progettata per fornire informazioni visive sulla conservazione della frutta e della verdura fresca.
In questa categoria rientrano anche gli inchiostri termocromici, cioè inchiostri speciali che cambiano colore con l’esposizione a diverse temperature. Le temperature di attivazione degli inchiostri termocromici vanno dai valori bassi degli alimenti refrigerati a valori molto elevati. Ad esempio, l’inchiostro termocromico attivato dal freddo viene utilizzato su etichette e confezioni per avere un cambio di colore con il raffreddamento, mentre l’inchiostro termocromico ad alta temperatura cambia colore appena al di sotto della soglia del dolore per avvertire i consumatori di un pericolo per la sicurezza. L’inchiostro termocromico può essere applicato per realizzare imballaggi intelligenti, ad esempio per segnalare ai consumatori che una confezione messa in un forno a microonde ha raggiunto la temperatura desiderata.
3) I sistemi di identificazione a radiofrequenza (Radio Frequency IDentification, RFID) fanno parte degli identificatori automatici (Auto ID), insieme ai codici a barre, ai QR-codes, agli inchiostri magnetici, al riconoscimento vocale, alla biometria, ecc. Gli identificatori automatici sono un nuovo modo di fornire informazioni e/o di controllare i prodotti e sono particolarmente adatti per le grandi reti di produzione, perché sono utili per l’identificazione, l’automatizzazione, la prevenzione antifurto o la protezione dalla contraffazione. Tuttavia, per svilupparne l’utilizzo nei sistemi intelligenti di confezionamento alimentare occorre ancora risolvere alcuni problemi di processo e di sicurezza.

In conclusione, si può dire che la vera sfida sarà l’inserimento delle tecnologie descritte sopra nei sistemi di imballaggio alimentare “smart”, che cioè combinano i vantaggi degli imballaggi intelligenti e attivi, per monitorare le variazioni nel prodotto e “rispondere” in maniera appropriata a queste variazioni. La ricerca in questa campo è molto attiva e si prevede che la prossima generazione di imballaggi consentirà un migliore controllo della sicurezza e della qualità dei prodotti alimentari in tutta la filiera.